I deportati venivano costretti a fare, come dicevano le SS, una ''doccia normale''. Ovvero, venivano radunati, nudi, uno accanto all'altro, e poi portati in un stanza buia e stretta con delle docce sprigionavano un gas mortale: lo ZyklonB.
Quando se ne accorgevano era troppo tardi: le porte erano sigillate. Dopo circa 15 minuti i prigionieri morivano mentre le SS si godevano l'orribile scena attraverso uno spioncino della porta. Una volta morti, lasciavano che fossero gli stessi compagni dei detenuti ad occuparsi dei corpi.
domenica 15 maggio 2016
Le camere a gas
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