Ci ha colpito soprattutto la scritta all'ingresso, "Arbeit macht frei" (il lavoro rende liberi), che denomina in modo inequivocabile tutto il senso del campo: lo scherno verso i deportati.
Nel campo venivano trattati come animali o addirittura peggio e venivano inflitte loro terribili puizioni e torture. Ciò ci ha fatto riflettere su quanto si possa spingere oltre l'essere umano al fine di fare del male ai suoi simili.
La pioggia non è riuscita a fermare la nostra visita, ed abbiamo anche avuto l'onore di portare i gonfaloni di Tavarnelle Val di Pesa e Barberino Val d'Elsa.
Nel pomeriggio ci siamo recati con il bus a Salisburgo, una città con un patrimonio artistico notevole dove hanno vissuto diverse importanti figure di riferimento per la storia, come Mozart, al quale è stata dedicata una piazza con un monumento.
Tra i tanti monumenti che abbiamo visitato ci sono rimasti impressi la Cattedrale, maestosa nella sua grandiosità, ed il ponte sul fiume Salzach con tutti i suoi lucchetti che lo coloravano alla vista.
Oggi è stata una giornata coinvolgente anche se emotivamente faticosa; speriamo vivamente che quella di domani ci possa dare ancora di più, e magari anche un po' di sole...
Die glorreichen Elf
Ciao ragazzi, grazie per la vostra testimonianza non è facile descrivere con le parole quello che si prova nel vedere per la prima volta un forno crematorio. Lasciatevi coinvolgere da queste emozioni che così diventano testimonianza e impegno quotidiano
RispondiEliminaBuon proseguimento!